lunedì 22 dicembre 2014

Perché compatisco le amanti

Nella mia vita ho recitato qualsiasi tipo di ruolo.
Nel palco delle buone intenzioni, sono stata protagonista di storie d'amore meravigliose con uomini che mi erano completamente devoti, ma ho avuto anche relazioni marce e scontate, la mia dignità è stata presa e buttata nel cesso più volte, mi sono disperata, ho giocato alla casalinga senza arte e sono stata l'altra donna.
L'altra donna, la puttana, la rovina famiglie, quella nel buio, quella messa in disparte durante le feste, quella da incontrare nei motel e nei ristoranti di periferia.
Le mie storie passate sono state sporcate e ripulite da tradimenti di esseri indegni, che preferivano una scopata di una notte con la prima ninfetta disponibile, che costruire un futuro con me. 
E' successo diverse volte, e per ognuna c'è stato un lutto da metabolizzare, la perdita di autostima, Che schifo l'amore, non ne voglio più sapere.
Da tre anni convivo con un uomo meraviglioso.
Questo per dire che ho varcato la barricata e mi sono spostata dall'una, all'altra trincea.
Però nonostante la mia imperfetta vita sentimentale, non ho mai capito l'accanimento verso le amanti.




Quelle single o impegnate, che decidevano di farsi un giro in giostra con il mio uomo, colui che ventiquattro ore prima aveva giurato di desiderare solo me.
Quello con cui pensavo di mettere al mondo tanti bambini biondi e di passare i successivi cinquanta Natali davanti ad un albero stracolmo di lucine colorate.
Lei, la strega che infangava la purezza della mia storia per del sesso - a mio avviso - troppo modesto, quella che si metteva in mezzo ad una favola, quella cagna che per spirito solidale femminile avrebbe dovuto dimostrare un po' di comprensione, farsi da parte, Un po' di amor proprio, un po' di rispetto verso una relazione felice.
Ed invece no, come un piccolo ragno tessitore, aveva creato la sua ragnatela intorno ai miei sogni, per poi distruggerli. Che stronza.

Devo dire però, che a parte quell'attimo di nervoso iniziale in cui avrei preso la puttana per i capezzoli per immergerla in una vasca di scorpioni velenosissimi, nell'equazione delle mie storie fallite, l'amante non l'ho mai considerata più di tanto.
Sono sempre partita dal presupposto che non esista essere umano così meraviglioso, da potersi inserire in una coppia felice. 
Nel momento in cui c'è una feritoia nel muro, la luce entra. Non ci sono cazzi.
Con commozione immensa recentemente ho letto quello che Paul Newman disse a proposito del suo matrimonio (che durò 50 anni, fino alla morte dell'attore) e delle tentazioni di Hollywood: "Perché dovrei volere un hamburger, quando ho un filetto a casa?" 



E non solo.
A me le amanti hanno sempre fatto un'infinita compassione.
Si trovano ad essere desiderate perché posseggono quel qualcosa che le fidanzate non hanno. Piccolezze, s'intende. Un po' di dolcezza, un po' di leggerezza, un po' di inconsapevolezza, sempre voglia di fare sesso, mai una rottura di palle.
Però raramente vengono scelte, proprio perché tranne le piccolezze, non hanno nulla di eccezionale.
E se, sporadicamente, si ritrovano ad essere loro, le ufficiali, si rendono conto di aver ereditato un pacco pesantissimo.
Perché fare l'amante è facile.
Si prende il bello di una persona e si lascia che la fidanzata si sorbisca i macigni. I colleghi, il lavoro, la famiglia, il mutuo. Ma la quotidianità non sono i weekend lontani, né il rotolarsi per una notte intera tra le lenzuola di lino.
Le amanti sono quelle a cui è destinata l'infelicità.
Pazienti e remissive per non disturbare l'equilibrio fragile del fedifrago, si trovano ad un certo punto o a non essere scelte, o a rendersi conto che quello che apriva loro la portiera della macchina, non è sempre così meraviglioso. Hanno la consapevolezza bastarda, che se il loro uomo ha tradito la ex, probabilmente lo stesso destino capiterà a loro.
Quindi;
- Precarietà
- Nessuna sicurezza
- La certezza che alla sera l'amato tornerà da un'altra persona
- Il dubbio di essere relegata per tutta la vita al ruolo marginale di concubina, trovandosi poi a quarant'anni senza aver costruito nulla, aspettando ancora un individuo che continua a non voler scegliere
- La certezza che prima che lui lasci la compagna, passerà tantissimo tempo
- La possibilità di essere tradita a propria volta
- Socialmente considerata una sporca meretrice, nonché donna indegna
Una vita d'inferno, povera donna.

E lui invece? Il porco, il traditore?
Ho visto donne, che volevano la testa dell'amante su un piatto d'argento, additandola pubblicamente, per poi riprendersi in casa il fidanzato appena 48 ore dopo aver scoperto il fattaccio.
Ecco, qui amiche, non ci siamo.
Cosa vi interessa se una donna ci prova con il vostro uomo?
Non dovrebbe essere lui a portarvi rispetto? Non dovrebbe essere lui che tiene le altre a distanza perché crede fortemente nel vostro progetto di vita in comune?
Non dovrebbe essere lui a dire No, grazie? Che c'entra lei?
Nel momento in cui non è una vostra amica, avrà pur il sacrosanto diritto di fare avances a chi vuole? Sarà lui a dover tutelare la sua relazione, mica lei.
Solo per dirvi, che è facile mettere una taglia sull'amante e poi far finta di niente con il fidanzato.
Volete qualcuno da sacrificare agli dei? Guardatelo, mangia alla vostra stessa tavola.
Ha preferito una scappatella alla vostra storia.
Prendetegli lo scalpo e andate a bervi un the con la sgualdrina, che probabilmente vi ha fatto anche un piacere, aprendovi gli cocchi sulla mediocrità accanto a cui dormivate ogni sera.

E poi parliamoci chiaro.
Se so che il mio uomo è stato con un'altra, quest'altra può anche tenerselo.
Poi andrò al canile, adotterò un cane e gli insegnerò ad avere il controllo del proprio pisello.



1 commento:

  1. infatti esistono uomini single come me per il semplice motivo che le donne sposate (non poche) si aprono alle avventure extra, non sto qui ad elencare i motivi delle facili scappatelle e relazioni perché sono innumerevoli, e voi le conoscete bene, dal luogo di lavoro, incomprensioni alla monotonia quotidiana di madre moglie massaia ecc... facilitano le corna, specialmente con l'avanzare dell'età voi donne acquisite la consapevolezza che la bellezza sta sfiorendo e quando possibile vi permettete più o meno un giovane maschio per rivivere quelle sensazioni, brividi e piaceri persi con il sacrificio matrimoniale.
    Domanda: perchè voi donne cercate il matrimonio?
    Considerata la vostra sacrosanta emancipazione non sarebbe meglio fare dei figli con l'uomo che più vi piace senza sposarlo oppure servirsi della banca del seme? Eviterete molte rogne matrimoniali eventuali divorzi/separazioni sarete più libere di trombare con chi vi pare e piace senza problemi.

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