giovedì 27 novembre 2014

La Posta della Stronza del Cuore

Ciao,
parto col dirti che io ho 20 anni, il 16 ottobre sono andata a ballare ed ho incontrato Ale, spagnolo 32 anni che vive in Italia da 2.
Parliamo tutta la sera lui ci prova spudoratamente ci baciamo e alla fine mi chiede il numero, il giorno dopo mi scrive e così tutti i giorni.
Ci rivediamo la settimana seguente, mi fa conoscere i suoi amici spagnoli, balliamo e poi andiamo in bagno, ci baciamo e mi dice: "Vieni a casa con me?" ed io in imbarazzo gli rispondo: "Guarda non ce la faccio mi vergogno!"

Lui continua a scrivermi, sempre carinissimo, parliamo del più e del meno fino a quando io, non vedendo una sua proposta di uscire, stufa, mi faccio avanti e il 28 ottobre gli chiedo se la sera dopo fosse impegnato e lui mi risponde che fino al 6 novembre ogni sera sarebbe stato full per lavoro, faccio finta di niente nonostante per me fosse una cagata assurda, ma vabbè andiamo avanti.
Il 30 ottobre ci vediamo, cazzeggiamo un pò e io gli chiedo che intenzioni ha con me lui risponde che non vuole niente di serio perchè si è lasciato con la sua ragazza da 1 mese e mezzo e vuole essere mio amico... e a fine serata lui mi guarda e mi dice: "Dai accompagnami a casa che stasera sono a piedi, poi non ti faccio guidare così fino a casa, dormi da me e poi domani mattina vai via". 
Accetto consapevole che sarebbe finita diversamente.
Insomma iniziamo con i preliminari poi al momento clou gli dico che sono vergine e lui mi chiede 300 volte se sono sicura di volerlo fare, io rispondo di sì, finiamo e dormiamo. La mattina dopo ci salutiamo mi scrive un messaggio "Mi sento una merda sto male, non è colpa tua" io rispondo con due punti di domanda e lui: "Per favore fammi sapere quando arrivi a casa" e cosi faccio.
I giorni successivi ci sentiamo ancora e lui continua a chiedermi scusa e a ringraziarmi perchè con lui io sono sempre stata così gentile e mi dice anche che suò papà malato sta peggiorando ( me ne aveva gia parlato) e quindi deve tornare a Valencia.

Mi accorgo di aver lasciato i miei anelli e la mia collana a casa sua e gli domand se sarebbe venuto a ballare di nuovo e riportarmeli. Lui mi risponde che non c'è quel giorno, ma che me li ridarà sicuro.
Poi aggiunge che mi ha fatto un piccolo pensierino io gli chiedo per quale motivo e lui: "Perchè te lo meriti e basta".
Poi accade una cosa. Inizia a scrivermi di meno ad essere strano e distante io gli richiedo di uscire e lui mi risponde ancora che non riesce per il lavoro ( insomma per me tutte scuse visto che finisce di lavorare alle 9 ).
Il giovedi ci vediamo, gli ormoni prendono possesso di me e alla fine vado a casa sua di nuovo, la mattina lui mi accompagna alla macchina e come al suo solito quando vado via mi manda un bacio per messaggio. Continua ad essere distaccato mi scrive meno ed io continuo a fare finta di nulla e a non dirgli niente. 
L'ultima sera che vado a casa sua è struggente, triste e mi sento una merda. Alla sera vado a ballare e incontro dei ragazzi che avevo trovato già altre sere lì, sto con loro, a fine serata arriva Ale, si indispone perché uno di loro non mi molla più. Mi dice che il tipo è un coglione. Sembra geloso.
Alla fine vado a casa sua lo facciamo e come non ha ha fatto mai le altre volte mi abbraccia, mi dà un bacio sulla fronte, mi prende la mano e ci addormentiamo così.

Nei giorni successivi sparisce e ieri gli scrivo: "Ale mi stai evitando per caso?" e lui: "Assolutamente no, non sto evitando nessuno, voglio solo sparire, secondo te? Attendo notizie da casa la situazione è brutta peggio di prima, mi viene da piangere". Io da buona persona che sono, reprimo tutta la mia rabbia verso di lui e lascio perdere la "cazziata", rispondendogli una cosa carina per tirarlo un po' su.

All'inizio ero partita carica non provavo nulla ma l'ultima volta me ne sono resa conto al 100% e adesso sto di merda proprio perchè sono consapevole, insomma non sono un'idiota, ci arrivo alle cose! Ma io sono andata avanti con la speranza che magari lui mi desse un input e invece niente. 
Le mie domande e dubbi sono tanti, ma la cosa è iniziata così a caso lui è stata la mia prima volta e di questo non me ne pento assolutamente sapevo benissimo che per lui era diversa la cosa, in quel momento me la sentivo e l'ho fatto.
Però perchè farmi quel regalo? Perchè scrivermi una lettera, perchè essere così carino nei miei confronti ? Se vuoi andare a letto con una persona io penso che queste cose non le fai.
Sono disposta ad aspettare, non tanto per aver una relazione, perchè in cuor mio nonostante la speranza io so che non prova nulla per me. Ma sono disposta ad aspettare il momento giusto per magari farmi avanti e dirgli come mi sono sentita con i suoi comportamenti e cosa provo, farmi conoscere e fargli capire che non sono una ventenne qualsiasi, so quanto valgo e so quanto bene io possa dare se ci tengo a qualcuno ma si sa, a volte questo non basta.
La cosa che più mi importa è la sincerità, la chiarezza e capire che ruolo io abbia avuto in questo poco tempo, se ha provato almeno un minimo di affetto per me come PERSONA e non abbia solo pensato a svuotarsi le palle. 

Perchè sono quei piccoli gesti di carinerie (magari fatti da lui con leggerezza o per non essere completamente uno stronzo) che mi mettono grandi dubbi e vorrei solo chiarimenti così poi, se dovesse andar male io possa andare avanti per la mia strada tranquillamente e con un' esperienza in più da cui imparare, quindi nonostante io starò male io aspetterò ma con dei limiti e senza mai precludere me stessa...se poi queste spiegazioni non arriveranno, morto un papa se ne fa un altro ! 
SCUSA IL MEGA SFOGO ! 
Volevo sapere cosa ne pensi tu di questa situazione un po' contorta e masochista ! 
GRAZIE,

R.

Ciao R.,

grazie di aver voluto condividere la tua storia con me. 
Mi sono rivista in te, quando avevo 20 anni, mentre ero alla ricerca di continue spiegazioni per capire, quando da capire in realtà c'era poco. 
Faccio una cosa che non ho mai fatto in questa rubrica. 
Ti racconto la mia, di storia. Quella che ha segnato il confine tra la me Pollyanna e la me consapevole.
A 20 anni conobbi un ragazzo bellissimo, P. 
Uscivamo insieme, mi vezzeggiava, mi diceva frasi importanti ed io, neanche a dirlo, ero completamente persa. 
Poi, appena decisi di concedermi, lui sparì. Prima latitante, poi proprio fuggitivo. 
Quando pretesi delle spiegazioni, lui mi disse che si era appena mollato, che non sapeva cosa fare, che era confuso, blablabla. 
Io gli permisi, nel pieno delle mie facoltà mentali, di andare avanti così un anno. UN ANNO.
Di sparizioni, di ritorni, di scuse pietose. Circolo vizioso con tutto ciò che in me comportava: bassa autostima, insicurezza, il pensiero che stessi sbagliando qualcosa, che io fossi sbagliata, non abbastanza figa, magra, interessante per uno così. 
In realtà R., l'unica cosa che stavo sbagliando, era continuare a perdonarlo, a credergli, a lasciarmi convincere, quando i segnali erano palesi. Gli permisi di farmi del male.
Sai come è finita? Che P. non si era realmente lasciato, viveva una magnifica relazione da 7 anni, ma siccome il suo orticello non gli bastava più, aveva deciso di esplorarne altri. Non solo il mio, sia chiaro. Non sono mai, solo, i nostri.
Era anche fidanzato da un paio di mesi con una veneziana e si stava intrattenendo con una donna sposata, che, fiduciosa delle sue promesse, stava pensando di lasciare la famiglia. 
Ecco R. ti rispondo così. Con la mia storia, perché a volte tendiamo a fare paragoni con le vite degli altri. Spero che la mia ti insegni qualcosa. 
Comunque. 
Hai fatto bene ad andarci a letto, se ti sentivi di farlo, hai fatto bene a cercarlo. Hai fatto bene a fare tutto ciò che ti rendeva felice.
Il pericolo, nelle tue azioni, sta quando dici a te stessa -e a me- "Sì vabbè, so che mi sta dicendo una cagata, ma andiamo avanti." 
No R., lì ti devi fermare, smettere di fare finta di non accorgerti, e guardare la situazione da un altro punto di vista. Il suo.
Arriva un momento in cui il limite tra l'ingenuità e la stupidità si assottiglia pericolosamente. 
Noi donne siamo famose per cercare spiegazioni dove non ce ne sono (perché mi ha fatto un regalo, perché ha continuato a volermi vedere?), ma la spiegazione, a parer mio, è una. 
R., ti ha cercato perché sei molto bella, perché sei una ragazza intelligente, perché sei disponibile. E lui si sentiva -giustamente- un verme, perché sapeva di non poterti offrire nulla. 
Se n'è andato. Lascialo andare. Vattene anche tu.
Sai già che purtroppo non ti vuole. Sai già che il padre malato è una scusa becera. Perché se provasse anche solo un decimo di quello che provi tu per lui, ti vorrebbe nella sua vita, ora più che mai. 
Sai già tutto, piccola. 
Amati, che è la miglior cura, l'unica che ti permetterà di riprenderti e di cercarti un uomo che ti voglia bene sul serio. 
Ti abbraccio forte,
MaryG. -La Stronza (oggi intenerita), del Cuore-

martedì 25 novembre 2014

Credevo fosse amore -e invece erano botte-

Oggi è uno di quei giorni in cui bisogna parlare di un argomento.
Bisogna. 
Come quando c'è la giornata della memoria e su tutte le reti televisive vanno in onda Schindler's List, il Pianista, La Vita è Bella.
Li conosciamo a memoria, tutti e tre. Quella splendida bambina con il cappotto rosso è stata una dei personaggi più inquietanti della mia infanzia. 
Eppure, nonostante la pesantezza del tema, nonostante urliamo STOP BOMBING ISRAEL, quei film ce li guardiamo ogni anno, con la solita struggente malinconia. 
È un fattore di rispetto, di passato, se si smette di ricordare si dimentica, di ipocrisia, perché piangendo alla vista di carcasse ammassate, ci sentiamo in pace con le nostre putride coscienze. 

Ed è il motivo per cui oggi, parlerò della violenza sulle donne. 
È un tema che mi è caro, un argomento sul quale ho litigato con quasi tutti quelli che conosco. 
L'ho affrontato diverse volente su questo blog (Storia di S. dagli occhi color del mare), descrivendo questi esseri schifosi come l'ultimo anello evolutivo della specie umana.
Uomini vili, senza palle, frustrati, che hanno bisogno di mostrare i centimetri del loro pisello, nella violenza delle loro mani. 

Siamo tutti d'accordo nel sostenere che i bambini vadano educati. Quando rispondono male alla mamma, quando picchiano un compagno di classe, quando si nascondono dietro ad un nickname per insultare un conoscente su Ask.com, quando prendono in giro l'amica in sovrappeso. 
Tutto vero e disarmante nella sua infinita consapevolezza. 
Ci uniamo nel disappunto quando Barbarella D'Urso manda un'intervista di 45 minuti sull'ennesimo caso di violenza familiare. Ci raccogliamo chiedendoci come è possibile che le donne allevino dei mostri. 
Crepet ci fa due coglioni quadrati sulla psicologia infantile e sui traumi inconsci. 
Siamo diventati una nazione piena di espertissimi psicologici ed educatori senza laurea, grandi conoscitori degli animi umani, per poi non riuscire a controllare i nostri bambini manco al ristorante.

Ma io ho un altro tipo di pensiero. Parallelo, se vogliamo. 
Che ad essere educate devono essere anche - e soprattutto - le donne. 
Perché la violenza non inizia mai con le botte. Nè con un omicidio. 
Parte tutto da un prima. 
Dalla prima volta in ci sentiamo rispondere con un tono troppo aggressivo per essere ignorato, che giustifichiamo con un serafico Ha avuto una giornata pesante in ufficio. 
Dal primo Stai zitta, che ci dice, come se avesse a che fare con un chihuahua che abbaia troppo.
Dalla prima sfuriata per aver trovato un messaggio del collega che ci prova.
Le botte arrivano dopo. 
Dopo che abbiamo abbassato la testa davanti a una raffica di insulti. 
Dopo che abbiamo pensato Tanto non cambia niente. 
Dopo che abbiamo silenziosamente accettato la sua storica predominanza maschile.

Se siamo complici nell'essere trattate male, se siamo consapevoli di non essere trattate come desideriamo, se chiudiamo un occhio prima e l'altro dopo, allora chiudere le braccia per cercare di ripararci dai pugni vigliacchi, sarà solo la naturale evoluzione della nostra relazione.

Educhiamo le nostre bambine, le nostre amiche, le nostre sorelle, le nostre mamme, ad alzare la testa, ogni volta che si verifica qualcosa che non si desidera, che stona dalla meravigliosa equazione amore-felicità-sicurezza anche a costo di passare per esagerate, per scassacazzi, per psicotiche, per nevrotiche.
Educhiamo le nostre bambine che ci sono due tipi di uomo-merda. 
Quello che non chiama dopo averci giurato amore eterno, del quale si ride con le amiche e lo si manda simpaticamente affanculo.
E quello che ci mette le mani addosso. Da mandare, meno simpaticamente, in galera. 




giovedì 20 novembre 2014

La Posta della Stronza del Cuore

Ciao! 
Ti scrivo questo messaggio per sfogarmi un pochino. Non ho una storia da raccontare, o meglio, ce l'avrei ma è troppo lunga quindi te la risparmio.
Stamattina, andando al lavoro ho avuto la sfiga atomica di incontrare per sbaglio uno con cui mi sentivo. Premetto che sono fidanzata, ma ho una mentalità abbastanza aperta. Ci eravamo sentiti per circa 6 mesi, durante i quali non abbiamo concluso niente. Io ho preso il tuo post "Ode al sesso occasionale" e me lo rileggevo ogni volta prima di uscire con lui, ma poi la troia della mia coscienza mi fermava. 

Trascorsi questi 6 mesi, ha smesso di farsi sentire di punto in bianco. 
L'unico motivo plausibile è uno: si è rotto i coglioni di rincorrere qualcosa che non poteva avere.
Quello che voglio dire è questo: Vogliamo parlare per un attimo di quei poveri cristi a cui hanno rubato il buon senso alla nascita, che dopo averti corteggiata per un tot di tempo a avendo troncato di colpo i rapporti, ti trovano in giro e ti dicono "hey cicci, che carina che sei oggi!". No ma dico, mi stai prendendo per il culo? Tutte le ore perse a sentirmi in colpa per non averti dato una possibilità sentimentale e tanto meno accesso alla mia vagina, che cazzo di senso hanno avuto? Io che no capivo cosa avevi!! E che ho buttato nelle tasche del mio analista 5 stipendi per trovare una soluzione al nostro rapporto, me li rimborsi tu "cicci"?
Che nervoso. Almeno potrebbe risparmiarsi certe puttanate non credi? Bah. 
Grazie per l'attenzione e scusa per il disturbo.
Un bacio e auguroni per tutto!

G.

Ciao G.!
Dunque, dunque.
Partiamo dal presupposto che quando mesi fa scrissi "Ode al sesso occasionale", l'idea era quella di parlare alle donne in modo libero, cercando di sradicare alcuni preconcetti sessuali tipici del mondo femminile. Il concetto madre, era principalmente quello di non avere troppe inibizioni quando si tratta del nostro corpo e di riuscire a fare l'amore in maniera "leggera" e divertente, SOLO, però, quando se ne ha voglia. Questo per dirti di non prenderlo come un inno alla lussuria sopra ogni cosa, utile a darti coraggio quando non te la senti. 
Possiamo essere aperte di mente quanto vogliamo, ma se non siamo momentaneamente propense a determinati passi, evitiamoli come la morte. 
Detto ciò. 
Prima serie di domande. Oltre al fatto che in quei 6 mesi non siete andati a letto insieme, c'era un interesse palese da parte di entrambi? Cosa facevate? Oltre a scrivervi, uscivate?
Questo perché vorrei capire come mai una persona che si definisce "Di mentalità aperta" abbia aspettato 6 mesi per concedersi. Nulla di male, sia chiaro, ma forse, dico forse, non è dentro di te sentivi che il tipo in questione fosse uno stronzo?
Il nostro istinto ne sa molto più di noi. 
E ancora. Se hai avuto delle avvisaglie sul trovarti di fronte ad un uomo-merda, come mai hai continuato la "frequentazione"?

Per una volta, mi trovo nell'ingrata posizione, di dover scagliare una freccia in favore degli uomini.
G., tesoro, ma tu gli hai dato un motivo valido per restare?
6 Mesi di corteggiamento (o presunto tale), non sono pochi. Sicuramente un interesse da parte sua c'era anche perché, nessun homo sapiens stanerebbe una preda per mezzo anno, senza andarci a letto, se non ne fosse deliziato. Non trovi?
Poi. Come eravate messi a comunicazione? La maggior parte delle lettere che ricevo, mi raccontano di uomini e donne che non si sono trovati/capiti/cercati e una percentuale di tali rapporti si sono esauriti per vali ed eventuali misunderstanding. Non ti sembra strano? Cioè. Lui sparisce e tu che fai? 
A volte andare sotto casa sua e dirgli un bel Vaffanculo, ascoltando le sue motivazioni-giustificazioni, può risolvere i più grandi drammi d'amore. A differenza dell'indifferenza. 
Altro ed ultimo punto. 
Colui di cui mi hai parlato, non è un signore, G., ce ne rendiamo conto tutti. 
Ma quando io non capisco un atteggiamento di un maschio, provo a mettermi nei suoi panni. E' un giochino odioso, che costringe noi donne ad estenuanti esami di coscienza. Però funziona.
Pensa se fossi stata presa di un uomo per 6 mesi e se la fosse un po' tirata. A questo aggiungiamoci che sei (ed eri?) fidanzata e che magari, non avevi le idee molto chiare su quello che volevi dal tipo in questione. Cosa avresti fatto tu, al suo posto?
Lo chiedo con l'ignoranza di una che non sa la storia nel complesso, e che non conosce come sia
andata a finire.
Un bacio cicci :-)
MaryG. -la Stronza del Cuore-





martedì 18 novembre 2014

Ti amo ma non possiamo stare insieme. Allora muori

Nei miei 25 anni di singletudine forzata e godereccia, 1 e mezzo di storia con napoletano verace e 3 anni di convivenza felice, ho imparato un mucchio di cose.
Ho scoperto che dire Il Cappuccino senza il cioccolato è comunque buono, rappresenta la più grande mistificazione dei tempi moderni.
Ho appreso che gli uomini dicono Sì, sì, ce piacciono curvy, ma appena iniziamo a mangiare e bere come un rugbista, ci mollano per un palo in culo taglia 40.
Ho notato che le mamme si assomigliano un po' tutte con quelle frasi che si rincorrono di generazione in generazione: Così ti ho fatto, ti distruggo, Questa casa non è un albergo, Non esci finché non hai messo in ordine la tua camera, Sei troppo piccola per tornare a casa alle 3, Quel ragazzo non mi piace, e fottecazzo se hai 14 anni o 30. Finché vivrai sotto il loro tetto, queste affermazioni saranno ripetute fino alla nausea. Perché? Non lo so. Quando qualcuno si prenderà la briga di ingravidarmi, ve lo farò sapere.



Nel frattempo però, sono arrivata anche ad un'altra tragica conclusione.
Come le mamme hanno un repertorio standard per quando sono incazzate, così i maschi medi hanno un glossario tutto loro, appreso forse da un paio di Cioè lasciati in giro da qualche sorella maggiore sciagurata.
Poiché sono stata single per 3/4 della mia vita, posso dire con estrema sicurezza di non aver mai incontrato un uomo che avesse le palle di dirmi Non ti amo. Hai i piedi che puzzano e stare con te è divertente come un comizio di Fassino.
Never happens.
Perché questo avrebbe implicato che, da donna pensante, avrei iniziato un tragedia greca degna del migliore premestruo, in cui il maschio in questione, ne sarebbe uscito vittorioso come Hitler dopo la seconda guerra mondiale.
Quindi, siccome le palle non sono state date in dotazione a tutti, mi sono trovata di punto in bianco, non solo mollata, ma anche presa per il culo.
Che voglio dire. Un po' di rispetto, cazzo. Ti ho insegnato le buone maniere, a vestirti, a valorizzarti, ti ho spiegato la differenza tra PD e PDL quando non la sapevano manco loro, ti ho illustrato come è bello far l'amore, un campo in cui eri esperto come Topo Gigio e mi lasci anche con motivazioni che non darei manco a Dorothy nel magico mondo di Oz, per rispetto alla sua intelligenza.
Ve ne cito alcune che vi giuro, mi sono sentita dire, perché possiate capire che io sì, non ho brillato per culo in amore, ma che se parlate con la vostra vicina di casa, con la collega in ufficio, o con la top model di Intimissimi, una volta nella vita, uno di questi obbrobri sarà capitato anche a loro:

1. Ti amo, ma non possiamo stare insieme.
(Ci stavano per riuscire anche Romeo e Giulietta, Rose e Jack, Biancaneve e il Principe, e noi no? Allora muori)


2. Non è colpa tua, sono io che sono sbagliato.
(Su questo, non c'è alcun dubbio)

3. Ti amo troppo per tenerti legata a me.
(Ehi bello, non mi lego manco al criceto, stai calmo)

4. Sono in un periodo di merda.
(Senza di me, pensi davvero di stare meglio?)

5. Voglio concentrarmi sulla mia carriera, tu sei fantastica, ma sei anche una distrazione che al momento non posso permettermi.
(Ah quindi quella russa con cui eri a cena, era una tua collega?)

6. Ti amo, ma non sei il mio tipo.
(E perchècazzo mi hai frequentato per 6 mesi, invertebrato?)

7. Sei carina, ma la tua amica mi piace di più.
(La mia amica non ti si scoperebbe manco se ti chiamassi Rocco)

8. Al momento non so quello che voglio.
(Fino a ieri sera, quando la tua testa era tra le mie tette, mi sembrava che lo sapessi benissimo)

9. Sono uscito da poco da una relazione importante e non mi sento pronto.
(Sei prontissimo però per uscire con una e andarci a letto, sei prontissimo per fare l'abbonamento a Sky, sei prontissimo per organizzare meeting aziendali e addii al nubilato)

10. I cambiamenti portano grandi responsabilità.
(Questo si era confuso con Spiderman, non c'è altra spiegazione)

Poi, sulla mia pelle, tra un doppio Crispy McBacon e una tinozza di gelato alla stracciatella, ho capito che erano stronzate. Che la verità era sempre una: Non mi piaci, vorrei che mi piacessi, ma non mi piaci. 
E allora perché dire un sacco di cose che oggettivamente non mi faranno stare meglio?
Perché non tirare fuori quel briciolo di Maschio Alfa che ancora dovrebbe esistere in voi e renderci partecipe dell'unica verità visibile a tutti?
Perché indorare una pillola, quando in realtà è una supposta?

Io so che siete spaventati.
Che l'indipendenza delle donne è una sciagura alla quale avreste preferito un'invasione aliena.
So che siamo diventate più aggressive, più spavalde, più cacciatrici, meno prede, rosso di sera bel tempo si spera, blablabla.
Che ci atteggiamo a femmine in cerca di amore/marito/casaconpiscina/indipendenza/facciotuttoio.
So che è dura cancellare 1000 anni di maschilismo, in favore di reggiseni bruciati e ascelle non depilate.
Lo capisco. E' dura. Durissima.
Ma noi vorremo che duri lo foste voi, e non parlo del vostro pisello, parlo delle vostra coerenza. Quella che non potete comprare con Mediaset Premium a 19.90 euro al mese.

giovedì 13 novembre 2014

Non chiamatele molestie

Recentemente sul web sta spopolando un video che a me, personalmente ha fatto inorridire.
Nulla di che, sia chiaro. Nessun animale brutalmente seviziato e nessuna insegnate psicopatica che sfoga le sue nevrosi su bambini indifesi.
Solo una ragazza carina, vestita in modo sobrio, che cammina per le strade di Manhattan.
L'esperimento, che coinvolge una volontaria che per 10 ore filate cammina da sola e in silenzio, è promosso da Hollback, un'organizzazione che si batte contro la violenza sulle donne, che grazie al suddetto video, vorrebbe far intuire il turbamento tipico di ogni ragazza, a cui vengono rivolti complimenti.
Il video ve lo propongo a fine pagina.
Sì. E' vero. In 10 ore la donna ha ricevuto tantissimi apprezzamenti.
Ma vogliamo veramente parlare di molestie?
Gli aggettivi e le frasi trasportati di peso sul banco degli imputati, sono stati:
- Ciao bella
- Come stai?
- Passa una buona giornata
- Sei bellissima
- Sei vera?
- Passa una buona serata
- Hey baby
- Cosa fai?
- Carina!
- Che Dio ti benedica


C'è stato (in 10 ore, ripeto) solo un uomo davvero fastidioso, che per qualche minuto l'ha affiancata in maniera invadente, le ha parlato chiedendole di prendersi il suo numero di telefono. Stop. Niente mani volanti e niente volgarità. Solo uno da rimettere, con educazione, al proprio posto.
La rete invece si è mobilitata. Donne che hanno espresso la loro frustrazione nell'essere abbordate per strada, donne che hanno parlato di sessualità dominante contro sessualità dominata, donne che hanno tirato in ballo le parole "indecenza, arroganza, abuso, violenza psicologica, mancanza di rispetto", come se suddette affermazioni fossero nel banco frigo e potessimo appropriarcene senza considerarne il vero significato.
I commenti possono essere fastidiosi, possono irritare, possono lusingare o far piacere, a seconda del carattere delle persone. Molestare mi pare esagerato.
Allora, poiché presa da una rabbia feroce, la mia ve la devo dire.

Punto 1.
Quando ero una teenager insicura, (se voi a 14 anni eravate sicurissimi del vostro aspetto nonostante i brufoli, i capelli mai toccati da un parrucchiere, la prima imbarazzante cellulite, i vestiti terrificanti che ancora voleva mettervi vostra madre, Chapeau), i complimenti per la strada hanno rappresentato per me una bella botta di autostima.
Adesso che di anni ne ho 29, ancora mi fanno piacere, se mantengono i canoni del Ciao Bella, Sei carina.

2. Un uomo che per strada ti urla Buona giornata, non solo non è minaccioso, ma è pure educato.
A me Buona giornata non me la augura più manco l'edicolante.

3. Se entro in un bar con un'amica e l'approccio di un uomo è Che meraviglia!, allora mi può anche stare bene. Per strada no. Il che è bizzarro. Ho letto che alcune donne pensano che un vero uomo (giuro, hanno detto questo), non si azzarderebbe mai ad avere un comportamento così "basso".
Beh, sappiate che uno dei grandi amori della mia vita l'ho incontrato a Milano, mentre camminavo per una via affollatissima. Lui mi ha guardato e mi ha detto "Che begli occhi che hai". Era, ve lo posso garantire, un vero uomo. Vero e coraggioso, viste le donne che al posto mio lo avrebbero evirato.
Mi sono innamorata in 4 secondi netti.

4. Ciò che fa male, in questo video, è l'ipocrisia generale.
Se a dire Hey baby fosse stato un modello di intimo della collezione f/w 2015 di Calvin Klein, avrei voluto vedere il fastidio negli occhi delle femmine, o se invece avrebbero urlato al miracolo, accendendo un cero a Sant'Antonio per la sua infinita benevolenza.



5. Siamo non solo perennemente insoddisfatte, ma anche inutilmente polemiche.
Se un tizio ci fa un complimento, allora è molestia.
Noi vogliamo andare al lavoro serene, senza pensare che il nuovo ombretto di Kiko che ci siamo applicate con precisione da chirurgo per 12 minuti di fila, abbia fatto colpo.
Se però nessuno ci dice nulla allora Non esistono più i maschi di una volta. 
Se nessuno ci guarda più, manco una sbirciatina, Sono tutti gay!
Se invece veniamo solo guardate Questi uomini sono conigli e non ci provano!

6. Io alla mattina mi trucco e cerco, nel limite delle mie possibilità, di essere piacevole alla vista.
Giustifico questa cosa con affermazioni fantascientifiche come Lo faccio per me stessa, Voglio guardarmi allo specchio e vedermi bella.
Eccerto.
Perché metti che mi dimentichi di avere le labbra carnose, un bel Rouge Chanel alle 9 del mattino, deve essere pronto a ricordarmelo.
Puttanate.
Vogliamo essere belle per l'immagine che gli altri ci rimandano di noi stesse.
E allora, poiché siamo donne e non il mago Zurlì, non possiamo scegliere a chi far recapitare la nostra beltà.
Capisco che vorremmo che Leo si accorgesse di noi e ci proponesse di replicare le scene hot di Titanic, ma nel frattempo dobbiamo accontentarci del barista 12enne. Ci rifaremo.



7. Combattiamo, battaglie, donne,  che portino a qualcosa di buono. Educhiamo le amiche, le conoscenti, le figlie e le nipoti a denunciare i casi di violenza sessuale e di violenza psicologica subite (la maggioranza delle quali avviene all'interno della famiglia).
Ci indignami per un video del genere e in Italia è stato stabilito che circa 2000 casi di stupri all'anno non vengono denunciati alle forze dell'ordine. Combattiamo perché cambino le donne, non solo gli uomini.

Allora amiche, una cosa la voglio aggiungere.
Molestatori sono quelli che ci toccano il culo in metropolitana.
Molestatori sono quelli che creano paura.
Molestatori sono quelli che ci mostrano il pisello in treno.
Molestatori sono quelli che ci fanno sentire violentate, non solo fisicamente, ma anche per una o più frasi oscene.
Molestie sono quelle che riceviamo in ufficio con il patto Me la dai, Fai carriera. 
Molestie sono quelle che ci vedono vittime mute di una mentalità maschilista.
I mostri sono quelli che stuprano, che vincolano le donne a sé con ricatti psicologici, quelli che  picchiano, quelli che ci chiudono in casa, quelli che annientano i nostri diritti.  

Ciao baby, come stai oggi, che Dio ti benedica, Hey bellezza, non mi sembrano nulla di tutto questo. 
Mi sembrano anzi, frasi alle quali possiamo rispondere educatamente, scherzosamente, stizzosamente,  annoiatamente, per stroncare le intenzioni altrui sul nascere, senza parlare di molestie, perché se io fossi una donna realmente molestata, avrei voglia di prendere questo esperimento e buttarlo nel cesso. Con tutti i relativi commenti. 

Comunque a fine video c'è scritto che si può donare qualcosa, per aiutare l'associazione. 
Ecco, io vorrei donare dei soldi per aver tutte le mattine un uomo (conosciuto o meno, sono flessibile) che mi auguri una buona giornata e che mi dica che sono carina, nonostante le 3 ore di sonno, le mille sigarette, il rossetto sui denti e la Zumba mancata. 

Video


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lunedì 10 novembre 2014

Tornare con l'ex? Meglio la lobotomia

Il cervello femminile funziona in modo molto bizzarro.
Prendiamo ad esempio una relazione amorosa dove l'uomo si è comportato di merda e l'idillio volge al termine.
Lei passa momenti di tragggedia alternati a istanti vivaci da single.
Poi una sera, magari a novembre, magari quando le strade iniziano a riempirsi di trashissime luminarie con Babbi Natali appesi col culo di fuori e i panettoni Bauli pullulano sui banchi dei supermercati, lei sente che le manca qualcosa. O meglio, un qualcuno.
Qualcuno che le dica Buongiorno amore mio, qualcuno a cui regalare storte sciarpe di lana, qualcuno che la accompagni ad interminabili pranzi con parenti cagacazzi che prima di sapere se il colesterolo la ucciderà, le domandano: "Allora, dov'è Tizio? Ci piaceva tanto".


Allo stesso tempo, prendiamo una relazione terminata perché lui era insopportabile e Lei aveva ben chiaro che piuttosto che finire all'altare con uno così, meglio una pustola vaginale.
Solita scena. Luminarie, parenti, nessuno che le regalerà il bracciale di Tiffany manco sto anno.
In entrambi i casi, Lei dimenticherà all'istante quanto Lui fosse la reincarnazione di Casanova o di Leone il cane fifone e prima di addormentarsi, ripercorrerà i momenti belli della sua storia d'amore. Quando il perfido maschio era adorabile e quando l'inetto era interessante.
Tutte le urla, le incazzature si dissolveranno all'istante, i problemi? Quali problemi!
A nulla serviranno le amiche come gruppo di sostegno.
"Ma se l'hai lasciato perché voleva farsi anche il tuo cane!"
"Ma va, era solo dolce, sono io che non l'ho compreso"
"Ma se l'hai lasciato perché era più simpatico il tavolo della cucina!"
"Ma no, ero io intollerante, lui era speciale".
"Ma se non scopavate da mesi!"
"Ma sì, non mi depilavo, la colpa era mia".
Lo so. La solitudine fa schifo e la paresi sessuale è anche peggio. Ma ha senso darsi millemila giustificazioni per non arrendersi al dato di fatto? Ovvero che cercare un nuovo uomo è molto più complicato che riscaldarsi un piatto di Quattro Salti in Padella. Anche se si sa che sarà immangiabile, perché la mozzarella filante il giorno dopo non sarà più filante e quelli che ci si aspettava rimanessero  gamberetti dell'Indonesia ora sono micro francobolli dal sapore di plastica.
Ma pazienza. Piuttosto che niente è meglio piuttosto, ho 30 anni, le amiche si accasano, ricominciare l'iter degli appuntamenti è un'agonia, solo rimasti liberi solo gli psicopatici, eccetera eccetera.
Tutto vero, ma...
Ho provato a stilare i 10 motivi per cui tornare con un ex, sarà un successo come chiedere al direttore della banca 10.000 euro senza interessi.

1. Hai provato il baccalà. Ti fa schifo il baccalà. Al pensiero del baccalà, vomiti. Perché costringerti a buttarlo giù per forza? Te l'ha ordinato il medico?

2. Le uniche persone che cambiano sono i personaggi Disney e quelle in punto di morte. Per gli altri è durissima. Gli esseri umani adulti possono smussare qualche spigolo vivo, ma non muteranno nella forma e nell'odore. Facciamocene una ragione.
L'hai lasciato perché non si lavava i piedi? C'è speranza.
L'hai lasciato perché era inaffidabile, immaturo e non voleva una famiglia? Ti risparmio lo sforzo. NON E' CAMBIATO NULLA.



3. Se pensi che è meglio mal accompagnate che sole, ti devo avvisare, sorella. La solitudine la puoi gestire. Una persona di merda no. E alla fine una persona di merda ti farà sentire più sola e più vuota di qualsiasi vigilia di Natale passata con il tuo gatto anafettivo.

4. Accontentati di usare per il secondo anno di fila quel golfino rosso infeltrito. Al massimo ti selezioneranno per una puntata di Ma come ti vesti?, che è sempre meglio di essere tra le concorrenti di La mia ossessione. 
Le persone devono essere volute nella propria vita. Ti puoi accontentare dei funghi al posto delle patate per cena, non della persona che si sveglierà tutti i giorni al tuo fianco.

5. Harmony docet. Ci siamo incontrati quando non era il momento giusto. Ci amavamo, ma non potevamo stare insieme. Siamo maturati e ora è il nostro momento. 
No baby. Se due persone sono compatibili lo sono ora e fra cent'anni. 
Lo insegnano le amicizie. Le mie ConfiAmiche per eccellenza, sono le stesse dai banchi da scuola. Certo, se ne sono aggiunte altre, con alcune ci sono più scontri, con altre c'è meno voglia di fare le 6 del mattino abbracciate al cofano della macchina per colpa di un Mojito di troppo, ma ci sono ancora. Tutte.
A 20 anni, in aula studio conobbi una ragazza che per me era insopportabile. Di quelle magre, fighe arroganti ed irritanti. L'ho rivista questo weekend. E' sempre magra, figa arrogante ed irritante.
Giustamente si circonda di amiche che l'apprezzano. Io non sono tra quelle.

6. Sei terribilmente curiosa di sapere se nel lasso di tempo in cui vi siete detti Addio e Ciao, come è bello incontrati di nuovo, lui abbia appreso delle nuove tecniche sessuali che l'hanno fatto progredire da Homo Inespertus a Homo Siffredus. Lo so, ci siamo cascate tutte.
Quindi ci rifai un giro in giostra e le possibilità sono tre: Ti piace un casino, ti lascia indifferenti, ti fa schifo. Se ti piace, inizia una paturnia degna da premestruo costante. A lui sarà piaciuto? Se non mi chiama? Se mi ha usata? Peggio dell'uomo nuovo con cui sei preparata a questo tipo di drammi, c'è l'ex con cui NON pensavi di provare più nulla del genere.
Se la performance è stata divertente come la Traviata in 7 atti per la durata di 8 ore consecutive, beh, sai di aver perso tempo = fritti grassi per cena che tirano su = +600 grammi sulla bilancia la mattina dopo.
Se fa schifo sei conscia che potevi stare a casa a guardare i tramacci sessuali di Brooke Logan, sapendo che lei, in fatto di sesso, non sbaglia mai. Tu sì. E correrai anche il rischio che il povero Lui ti si attacchi come una cozza. Cheppalle!!

7. Ci esci. Stare con Lui è bello. Più bello di prima. Poi finisce. Ancora.
Non importa di chi sia la colpa. Dovrai sollevarti di nuovo dalla stessa persona che ti ha deluso in passato. Dovrai raccattare i cocci della tua autostima andata in pezzi, again and again. 
Uscirne la prima volta è più semplice. La seconda avrai la certezza che potevate evitarlo, che ti sei fatta del male, nel pieno delle tue facoltà mentali. Patata bollente, da digerire.
Una tragica tempesta emotiva, che a confronto, l'Odissea era un trip di funghetti.



8. A 25 anni avevate bene o male gli stessi interessi. Uscite, bevute, sessioni di sesso no limits, porno, cinema e amici.
Ora hai 30 anni. Con tutto ciò che implica. Ti senti una donna che vuole concretizzare se stessa ed il suo universo. Lui ha 30 anni. Con tutto ciò che implica. Si sente incastrato in un'età in cui non è ben chiaro se vuole costruirsi una famiglia o una sala da biliardo.
Tu sei sicura di ciò che vuoi. Lui no. Sogna ancora un Labrador con te. Ma vorrebbe anche una squillo che gli massaggi il prepuzio alla fine di una giornata di lavoro. Ma la beffa è che lo sapevi che non era pronto ad una vita a 2. E allora perché hai insistito?

9. Le tue amiche lo odiano. Che ti abbia distrutto l'ego o che sia stato insopportabile per il 90% della vostra relazione, loro hanno dovuto sorbirselo a lauree, feste e cene. Quando vi siete lasciati hanno brindato come se fossero state sorteggiate per un weekend con Di Caprio. Ora chi glielo dice che dovranno far finta di esultare nel rivederlo?

10. Sei pronta ad affrontare cosa ha fatto tutto questo tempo senza di te? Perché non resisterai alla curiosità di sapere se si è blindato in casa a piangere o se si è scopato la nazionale russa di rugby femminile. Se facciamo una domanda, bisogna anche aspettarci di non amare la risposta.
Solo questo motivo dovrebbe spingerci a bloccare su Facebook tutti quelli con cui siamo andate a bere uno Spritz.

“A tutti gli amanti scartati dovrebbe venir data una seconda possibilità, ma con un'altra persona.” 
-Mae West-

martedì 4 novembre 2014

La sfiga in amore non esiste

Recentemente le mie amiche sembrano essere state colpite dall'Ebola delle single: la sfiga in amore. 
Si accoccolano sul divano come se stessero tra le braccia di George e con un bicchiere di vino in mano mi spiegano che loro proprio sì, sono sfigate.

Che quella tappa insulsa della loro collega ha un fidanzato carino e loro no, che in giro ci sono solo Homines non Erectus, che pure la filippina si è sposata con un manzo e che alla fine moriranno tristi e sole a quarantanni, con la casa piena di gatti.
Parbleu.
Ho cercato di spiegare loro che la sfiga in amore non esiste.
Non mi hanno badano, le miscredenti, per cui ho stampato degli utilissimi consigli che ho trovato su internet, per donne e vagine solitarie.
La più esilarante parla di karma.
Hai dato un due di picche al postino? Eccoti un Neanderthal che parla solo di calcio. In terza elementare stavi con Gino e Pino contemporaneamente? Beccati sto Paleolitico che al secondo appuntamento ti mette in mano un Mocio Vileda per farti rassettare casa sua, sgualdrina!
Per caso hai appoggiato la mano sul pisello del fratello del tuo amico? Comparti un cane, perché sarai isolata dal girone degli appuntamenti, così impari.

Poi ci sono teorie fantascientifiche che consigliano la fiducia in noi stesse.
Fondamentalmente se hai due paranoie per le dimensioni del tuo sedere, nessuno ti si scoperà mai, perché manderai un'immagine di te assolutamente negativa.
Sei insicura di piacere ad un uomo, perché quello stronzo del tuo ex ti ha detto che sei cornuta e brutta? Beh, mettiti l'animo in pace perché finché non ti sentirai Charlize Theron, nessuno verrà con te manco a bere un caffè.
Sicuramente sentirsi meravigliose aiuta tantissimo, ma questa teoria vacilla, se penso a tutti i casi umani che si fidanzano perché trasmettono un'immagine di sé che si avvicina pericolosamente a quella di un gattino da salvare.

Poi la terza che ho trovato (e qui ho iniziato a tremare), sostiene con una certa sicurezza che siamo fatti per una persona.
Cioè, noi ci spariamo film Disney, romanzi Harmony, i racconti romantici della vecchia zia, a cazzo.
Perché per noi ci sarà solo una persona destinataci in questa vita.
Che voglio dire. E se non la incontriamo? E se ha un incidente prima di uscire con noi e muore? E se ci sbagliamo e non ci riconosciamo?



Dopo queste teorie, le mie amiche disperate, mi hanno guardato e, con gli occhi pieni di speranza, mi hanno detto: "Raccontaci un po' perché la sfiga in amore non esiste?"
Ecco bambine, adesso zia MaryG. vi spiega un paio di cose.

Capire chi siamo e cosa vogliamo.
Siamo donne dolci, tutte casa e lavoro?
Siamo delle avventuriere che sognano di girare il mondo con uno zaino in spalla?
Siamo molto più concentrate verso la carriera che sulla famiglia?
Non vogliamo bambini ma tanti zeri sul conto corrente?
Non c'è niente di male. Ma siamo folli se pensiamo che un uomo ideale posso soddisfare tante categorie diverse. Capiamo chi siamo e cosa vogliamo. E credetemi, non è una cazzata.
Scegliere il target.
Realmente crediamo che se vogliamo una vita avventurosa, un uomo che abbia due interessi in croce ci farà felici? Che se desideriamo una famiglia il bello e dannato ci darà quello che vogliamo?
Anche qui. Sembra una banalità eppure la maggior parte dei problemi delle single si riassumono in questi due primi punti.
Cercare qualcuno simile a noi.
Gli opposti si attraggono solo nei film e durante i weekend. Stare con un uomo con cui discutiamo in continuazione è snervante e di certo non positivo per la relazione.
Scegliamo individui con cui abbiamo interessi in comune. Sapete cheppalle avere uno che sta a casa i weekend perché ama la Formula 1, mentre noi vorremmo andare a fare le gite? Con il tempo è meglio condividere le nostre passioni, non litigare per le sue.



Per quella che è la mia esperienza, è tutto qui.
Dico davvero.
Per anni ho cercato una storia d'amore con artisti anafettivi ed egocentrici. Grazie al cazzo che ero da sola, passando l'inferno. Mi ci sono voluti anni, amiche di sostegno, shopping e cazzi random per capire che il mio schema era sbagliato. Non universalmente sbagliato, ma sbagliato per me, per quello che desideravo in quel momento.
Così ho fatto una lista. Una cosa breve e non impegnativa, che servisse alla vita per accontentarmi.
Ho scritto su un foglio alcune caratteristiche irrinunciabili dell'uomo dei miei sogni e ci ho messo la determinazione per trovarlo.
E sapete cosa è successo? Che è arrivato. Così, come lo avevo chiesto, manco si trattasse di un cappello su Amazon.
Ve lo giuro, appena si capisce chi si vuole davvero accanto, arriva l'happy ending.
Parola di MaryG.


lunedì 3 novembre 2014

La Posta della Stronza del Cuore

Ciao!
Probabilmente anch'io ho bisogno di un consiglio esterno/sincero.
Sono una ragazza sfortunata sotto il punto di vista amoroso, non mi butto giù guardo semplicemente la realtà dei fatti
In 25anni mai stata fidanzata e tutti i ragazzi con cui sono stata o sparivano dopo aver ottenuto ció che volevano, o erano già impegnati, o non cercavano cose serie; sta di fatto che sono qua a chiedermi se il problema sia io o meno!
La penultima batosta a maggio: il tipo era andato talmente troppo di fretta che la distanza non gli faceva paura, non era un problema... dopo 15 giorni ero la sua fidanzata nonostante ci vedessimo 2 weekend al mese e un giorno infrasettimanale.
Dopo un mese mi lascia tramite SMS. Inutile dirti che sono stata malissimo; di nuovo ero stata presa in giro. Mi sono giurata che la volta successiva sarei stata piu attenta. 
E così è stato. A metà luglio conosco un ragazzo con il quale esco le prime volte in comitiva, ci sentiamo con qualche SMS sporadico al giorno e prima di partire per le vacanze negli USA decidiamo di passare una serata assieme, senza promesse, vivere tutto come viene, talmente liberi da pensare che non l'avrei sentito in quei giorni estivi a km di distanza. 
Ed invece i messaggi scorrevano, stesso discorso al suo ritorno, anche dopo quella fatidica domanda "Ed ora che si fa?!"-"Ora si continua!"
Passano i giorni, ci vediamo di nascosto dalla comitiva per goderci il nostro momento, uscite, cene, risate, Buongiorno e Buonanotte, fino a qualche settimana fa, quando lui inizia ad essere più freddo, quasi bloccato.
I messaggi che d'improvviso calano d'intensità  fino a sparire del tutto.
Nell'ultima chiacchierata per chiedere spiegazioni ha detto che non si aspettava questa "cosa" tra di noi, non si aspettava una ragazza come me su cui fare affidamento tanto da far paura.
Premetto che lui si è definitivamente lasciato a giugno di quest'anno, dopo una storia d 5anni.
Mi h detto che non devo sparire e che se non mi voleva più veder o sentire me lo avrebbe detto!
Ma io ora che devo fare?! Non gli avevo chiesto nulla, solo vivercela felice come stavamo facendo!
Scusa lo sfogo, perdonami le troppe parole...Buona serata e complimenti per la pagina!:)
T. 

Ciao T., 
leggendo la tua lettera mi è venuta in mente una frase che tempo fa condivisi sulla pagina Facebook di questo blog: "A quante minchiate crediamo, per un attimo di felicità".
Scusa la volgarità, ma credo renda piuttosto bene il concetto. 
Allora. 
Partiamo dal presupposto che la sfortuna in amore non esiste. 
Lo so che la cosa possa essere scioccante, ma è così. 
Semplicemente esistono delle persone giuste e delle persone sbagliate per noi e se vogliamo, delle piccole strategie da utilizzare. Piccole. 

Passiamo al tuo caso specifico. 
Che paura, questi uomini che hanno paura!!
Quando pensi a lui, magari mentre piangi perché lo stronzo non ti vuole più, fatti due domande:
1. Lui non si aspettava questa cosa tra di voi. 
E cosa esattamente si aspettava? Se un uomo frequenta una donna, le scrive, si fa sentire, cosa esattamente desidera? Lo fa perché è annoiato? Non credo. 
Si comporta così per lo stesso motivo per cui lo fanno le donne. Ovvero, per un interesse. 
Quindi questa sua risposta stona un po'.
2. Siamo sicure che non si tratti di scuse? 
Mi spiego meglio. 
Va tutto bene tra di voi. Addirittura si fa vivo durante la vacanza negli States, il che significa che durante il viaggio (e che viaggio!) ti pensava. 
Poi torna a casa, tutto è meraviglioso e all'improvviso (domandati se è successo davvero all'improvviso), lui si raffredda. Non ti sembra un pelo sospetto, dolce T.? 

Solitamente sono sempre partita dal presupposto che la paura in amore non esista. O meglio. 
Esiste, ma nella misura della felicità. Quando siamo nella fase dell'innamoramento siamo maledettamente felici. E questo ci terrorizza, perché spesso non ci hanno insegnato a gestire le palpitazioni del cuore.
Certo che fanno paura. Ma perché la contentezza è davvero grande. 
Non ho ancora conosciuto un essere umano che rinunci razionalmente alla felicità per delle paranoie.
Purtroppo noi donne, per genetica o per la maledetta sindrome della crocerossina, tendiamo a giustificare quegli uomini che accampano teorie fantascientifiche. "Sai si è appena lasciato, la mamma era una vera nazista, l'ultima sua fidanzata gli ha spezzato il cuore..."
Noterai T, che queste cose ce le diciamo per giustificare a noi stesse di non piacergli abbastanza. Solitamente invece, il maschio lasciato e traumatizzato, (che dovrebbe essere annegato nelle sue lacrime,) in quello specifico momento si trova a Miami con una bionda taglia 40. 
Quindi, sta teoria del Mi piaci, ma ho paura, secondo me è una stronzata. 
O più precisamente, una scusa. 
Io al tuo posto, chiamerei a raccolta le amiche per indagare. 
Che sia tornato con l'ex? O che abbia trovato una ragazza che -ahimè- lo invogli di più?
Non lo so, baby, però, da maschio medio DOC, se l'è svignata.
Un consiglio? 
Cerca un uomo che sia uomo, punto. I mezzi uomini, mezzi conigli lasciamoli alle sciacquette.
Ti abbraccio,
MaryG. -La Stronza del Cuore-