martedì 21 ottobre 2014

Quando l'amore non basta

Ci hanno raccontato che l'amore può tutto.
Ci hanno raccontato che se due persone vogliono davvero stare insieme, sono in grado di superare qualsiasi ostacolo.
Bene.
Lasciatemi dire che io non ci credo.
Che l'amore, a volte, da solo non basta.
Che sarebbe fantastico se l'amore potesse far quadrare i conti a fine mese.
Se l'amore riuscisse a smussare gli angoli vivi della gente.
Se l'amore potesse sconfiggere le barriere culturali.
Se l'amore fosse in grado di spingerci oltre i nostri limiti.


Forse era possibile, un tempo, quando la singolarità delle persone non era quasi sempre in primo piano rispetto ai bisogni degli altri.
Adesso è tutto molto più complicato.
Siamo abituati a combattere fin da piccoli per la nostra indipendenza, per un pezzetto di successo, per essere riconosciuti al lavoro, per un aumento, per differenziarci dalla massa, per combattere per un'idea, per formulare strategie, che non abbiamo capito che se fossimo stati insieme, se avessimo formato delle squadre omogenee con individui simili a noi, sarebbe stato tutto più facile.
Ma siamo cresciuti da soli. Indipendenti e forti. Piccoli guerrieri che ogni giorno partono per una nuova missione.
Come si fa a cambiare tutto ciò, magari a trent'anni, magari quando vivi da sola da un po' e sei abituata a pagarti le bollette al 100% e non 50% io e 50% te, quando hai digerito più delusioni che caramelle, quando hai impostato mille sveglie senza nessuno che ti dicesse Buongiorno.
Ti ritrovi a condividere di punto in bianco, l'esistenza con un'altra persona e a cercare di non crollare, di provare a cambiare le tue abitudini Porta tu la spazzatura, No stasera tocca a te, tentare di condividere gli spazi comuni, un cane, il cassetto dei calzini, il frigo, la passione, il sesso.

Poi una mattina ti svegli e tutto questo ti fa schifo.
Pensi a quando eri da sola, a quanto paradossalmente fosse più facile, te l'hanno insegnato da bambina che Tu puoi farcela senza un uomo vicino ed è tutto assolutamente giustissimo, sacrosanto, l'indipendenza andrebbe imparata all'asilo, se non fosse che si sono dimenticati di farci apprendere la difficoltà di vivere con qualcun altro. Si sono dimenticati di metterci, tra la merenda e la pallavolo, il chip della pazienza, della sopportazione, del lottare per qualcuno che non siamo noi.
L'apprenderanno da grandi, pensavano. Ma si sa che le lezioni imparate in trincea sono quelle più dolorose, quelle che causano più morti, bisogna andare in guerra con la giusta attrezzatura sennò è un suicidio. Di massa.
E allora si getta via.
Perché?
Perché devo essere felice. 
Perché è la mia vita.
Perché non voglio combattere, combatto tutti i giorni in ufficio, cazzo, almeno quando torno a casa voglio stare bene. 
Perché non ho più tempo per me, per le mie amiche, per la mia mamma, per il mio gatto.

E' tutto una concentrazione primaria verso i propri bisogni.
Facciamo e distruggiamo con la stessa facilità con cui compriamo un paio di leggins, dimenticandoci che stiamo distruggendo vite, rapporti, legami, cuori.

Sono un'egoista, io.
Sono la prima che ha sempre messo in primo posto se stessa, proprio perché ho seguito il Mantra de: E' la mia vita, la MIA felicità. Finora mi è andata piuttosto bene. Ho condiviso pezzi di percorso con persone generose che accettavano il mio desiderio totalitario di amore, chiedendo poco in cambio, ma intorno a me, mai come in questo periodo, vedo coppie che si distruggono a vicenda e nella maggior parte dei casi le motivazioni di un singolo sono ad un livello superiore rispetto a quelle del partner.
Che si sta insieme a fare se non si desidera costruire, ma imporre?
Come si fa a stare insieme senza il bisogno di imporre?
Dov'è finito il C'eravamo tanto amati?

Non lo so, ovviamente. Spero che lo sappiate voi, perché dalla mia posso solo dire che l'amore, a volte, non basta.
Che ci sono storie d'amore che terminano per un'insoddisfazione che ad un certo punto diventa oceano.
Che ci sono persone che sanno cosa servirebbe a migliorare la propria relazione e si voltano dall'altra parte.
L'amore non basta, no.
Basterebbe un po' di amore in più. Forse.



8 commenti:

  1. Un vero colpo allo stomaco, ma pieno di verità.
    Ti sei superata. Bravissima.

    RispondiElimina
  2. Bellissimo! A volte basterebbe amarsi di più noi stessi, accettare e cercare la nostra felicità per poi poterla trasmettere alla persona che amiamo...

    RispondiElimina
  3. Bello, bellissimo super bello.
    35 anni, ex fidanzato, ex convivente. Poi un giorno si sveglia e mi dice che vuole tornare single, perché non se la sente di impegnarsi, ha voglia di andare ancora a figa, che non può farlo con me vicino.
    E allora eccole. Le sveglie infinte e nessun buongiorno.
    Ti adoro. Le tue parole sono state illuminanti.

    RispondiElimina
  4. Bello, bellissimo questo post! Brava MaryG.

    RispondiElimina
  5. mi dite perchè un maschio di 35 anni deve sposare una sola donna quando ne può avere disponibili tante e diverse, senza avere rotture di palle da tutto ciò che comporta un rapporto di coppia e grava sulla famiglia?

    RispondiElimina
  6. Ogni volta sei meravigliosa.

    RispondiElimina
  7. A me da bambina non hanno insegnato " Tu puoi farcela senza un uomo vicino", ma anzi mi hanno detto che per essere felice ed appagata devi avere un uomo, bambini, casa, cane, macchina........insomma il pacchetto completo, altrimenti non sei una donna realizzata. E non si sono dimenticati di dirmi quanto è difficile vivere con qualcun altro, ma mi hanno insegnato che sacrificio e compromessi sono il prezzo da pagare per provare la felicità di prendersi cura di una famiglia. Sarà per reazione a tutto questo,o forse no, che sono diventata grande sostenitrice dell'indipendenza femminile e del "non mi serve un uomo accanto per essere felice "
    Così quasi 33enne mi ritrovo single, e direi piuttosto felice, con una valigia sempre piena ai piedi del letto, pronta a cambiare casa, città, paese, nel tempo che mi serve per raccogliere i trucchi lasciati in bagno.....rivendicando la mia libertà di essere chi voglio essere con chiunque io voglia esserlo........e poi chissà magari un giorno mi stancherò di andare in giro con la mia valigia e deciderò che è arrivata l'ora di avere un uomo,bambini,casa,cane, macchina. Insomma deciderò di essere una da pacchetto completo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai Lia, io credo che indipendentemente dall'educazione ricevuta, una donna debba seguire la sua natura. Io come te ho viaggiato, la valigia sempre pronta, amici in ogni città. Poi mi sono fermata. Perché le esigenze erano cambiate.
      Non esiste un pacchetto giusto. E non esiste un'età giusta.
      Ci sono tante strade che spesso si intrecciano e spesso si sbagliano.
      Se non fosse così, che divertimento ci sarebbe?
      Ti abbraccio, donna meravigliosamente indipendente.

      Elimina

Grazie per il tuo commento!